Gambero Rosso Vini d’Italia 2026: Tre Bicchieri, Vini Rari e i Premi Speciali che raccontano il futuro del vino italiano
- Roberto Garofalo
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La presentazione della Guida Vini d’Italia 2026 del Gambero Rosso, giunta alla sua 39ª edizione, ha portato a Roma un messaggio chiaro: il vino italiano è in salute, cresce in qualità e guarda al futuro con rinnovato entusiasmo. Con quasi 40mila vini degustati e oltre 70 collaboratori coinvolti, la guida si conferma la più autorevole bussola per appassionati e professionisti, capace di raccontare la vitalità e la complessità del panorama enologico italiano.
L’edizione 2026 ha inoltre messo in luce due protagonisti assoluti: Francesco Carfagna, vignaiolo dell’isola del Giglio premiato come Vignaiolo dell’Anno, e il gruppo Alejandro Bulgheroni Family Vineyards, incoronato Azienda dell’Anno grazie alle sue quattro cantine toscane. A completare il quadro, i numeri parlano da soli: 508 Tre Bicchieri assegnati, 50 Vini Rari selezionati e una nuova sezione dedicata ai luoghi del vino in Italia e nel mondo, a conferma della vitalità e della continua evoluzione del settore.
Il comunicato ufficiale del Gambero Rosso per i Tre Bicchieri 2026
Roma, 12 ottobre 2025 - Nuovo slancio per il vino italiano arriva direttamente dal centro congressi La Nuvola di Roma dove oggi è stata presentata la 39esima edizione della Guida Vini d’Italia del Gambero Rosso. Grazie al lavoro di oltre 70 collaboratori, la “memoria storica” del vino italiano moderno rappresenta da quasi un quarantennio la guida più aggiornata, diffusa e completa per gli appassionati del settore. In totale sono stati circa 40mila i vini assaggiati, 508 hanno ottenuto il massimo riconoscimento: lo storico "Tre Bicchieri del Gambero Rosso", il massimo riconoscimento, mentre sono 1800 i Due Bicchieri Rossi, a conferma di una qualità crescente del vino italiano. Rinnovato anche quest’anno il progetto dei Vini Rari, grazie a una carta di 50 fantastiche bottiglie prodotte entro le 3mila unità che esaltano vitigni rari, singole parcelle e progetti unici e irripetibili.
I 13 Premi Speciali raccontano benissimo l’approccio laico e indipendente della Guida. Il Vignaiolo dell’Anno è Francesco Carfagna della cantina Altura sull’isola del Giglio, mentre l’Azienda dell’Anno è il Gruppo Alejandro Bulgheroni Family Vineyards forte di 4 cantine in Toscana; la Bollicine dell’Anno è il Franciacorta Brut Nature 2021 di Bosio; il Bianco dell’Anno il Roero Arneis Incisa Riserva 2020 di Monchiero Carbone; il Rosato dell’Anno è il Cerasuolo d’Abruzzo Baldovino 2024 di Tenuta I Fauri; il Rosso dell’Anno è il Brunello di Montalcino 2020 di Giodo; il Vino da Meditazione dell’Anno è il Lina Passito 2023 della cantina marchigiana Santa Barbara. Il Miglior Rapporto Qualità-Prezzo porta in Calabria grazie al Cirò Bianco Mare Chiaro 2024 di Ippolito 1845; la Cantina Cooperativa dell’Anno è La Guardiense in Campania; la Cantina Emergente è Torre Zambra in Abruzzo, mentre il Premio Progetto Solidale va a una cantina di Salina, Nino Caravaglio. Completano il quadro il Premio Speciale Giovani Produttori dell’Anno andato a Davide Zoppi e Giuseppe Luciano Aieta di Cà du Ferrà, voluto dalla Banca d’Asti, ideatrice di un programma innovativo sul credito, rivolto alle aziende agricole e vitivinicole, e il Premio per la Vitivinicoltura Sostenibile, sponsorizzato da Zignago Vetro, che valorizza il lavoro della cantina umbra Antonelli - San Marco.

Il ritratto dell’Italia del vino della Guida racconta un panorama complesso e di grande vitalità, ben testimoniato dalle 50 cantine che per la prima volta raggiungono il massimo traguardo dei Tre Bicchieri.
“Non presentiamo solo una guida, ma un messaggio: il vino è incontro, curiosità, cultura. È parte della nostra ricchezza e oggi ha bisogno di un nuovo entusiasmo. Il vino italiano di qualità è in salute, lo dimostrano gli assaggi: si cercano sempre più modelli indipendenti, frutto di ricerca, conoscenza e innovazione”, commenta Lorenzo Ruggeri, Direttore Responsabile del Gambero Rosso.
Analisi e prospettive
La forza di questa edizione sta nella capacità di unire riconoscimenti consolidati come i Tre Bicchieri a novità dirompenti come i Vini Rari e la sezione dedicata ai luoghi del vino.
Numeri chiave: 508 Tre Bicchieri, 1.800 Due Bicchieri Rossi, 50 Vini Rari.
Premi Speciali: 13 riconoscimenti che valorizzano territori, giovani produttori, sostenibilità e progetti solidali.
Trend emergenti: attenzione crescente a vitigni rari, parcelle uniche e modelli indipendenti.
Conclusione
La Guida Vini d’Italia 2026 non è soltanto un elenco di premi: è un manifesto culturale che racconta il vino come incontro, ricerca e innovazione. Un punto di riferimento per appassionati, operatori e territori che vogliono raccontarsi con autenticità.
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