Sabato 11 febbraio presso Vinoteca Tempere Prati - Via Giuseppe Gioachino Belli, 70 - Roma alla presenza di giornalisti ed operatori del settore è stata presentata la XI Edizione del Paestum Wine Fest in programma dal 25 al 27 marzo presso NEXT l’ex Tabacchificio SAIM di Borgo Cafasso.
Mission di questa edizione è l’Internazionalizzazione dell’evento col chiaro intento di portare il made in Italy al di fuori dell’Italia.
Il programma si preannuncia ricco di novità.
Tra le principali: Pony wine un’interfaccia tecnologica che consentirà agli espositori di richiedere in tempo reale sia servizi tecnici e di logistica sia servizi di comunicazione come, ad esempio, la possibilità di fissare appuntamenti con buyer ma anche con giornalisti, influencer, youtuber.
La presentazione di sabato si aperta con il saluto di benvenuto da parte di Filippo Pica, produttore e titolare della Vinoteca Tempere al quale è seguito quello del patron Angelo Zarra, Ceo di Zeta Enoteca e fondatore di Divini Assaggi Magazine. Ecco le sue parole:
“Quest'anno ci confrontiamo con player internazionali e con mercati europei quali Svezia, Norvegia, Germania e UK che interverranno al Paestum Wine Fest ma non soltanto come semplici importatori ma come soggetti in grado di spiegare ai viticoltori come si fa commercio estero.
"Paestum Wine Fest non è un evento dove il pubblico verrà solo ad assaggiare le produzioni vinicole presenti ma è soprattutto un evento business nel quale ci saranno scambi commerciali tra i viticoltori ed gli operatori del Ho.Re.Ca. atteso che l’evento funziona solamente se noi mettiamo in collegamento il viticoltore con il ristoratore e/o agente di commercio.
Non trascuriamo certo il Wines lovers perché poi, in fin dei conti, è quello che sceglie cosa bere. Cerchiamo quindi di “educarlo” perché questo è il compito dei professionisti: indirizzare gli utenti verso prodotti di qualità. Se non facciamo questo il consumatore finale berrà sempre le solite cose e non si confronterà mai con nuove esperienze.
Paestum Wine Fest è stato creato con l’obiettivo di promuovere e valorizzare un settore che porta benessere al territorio, contribuisce alla salvaguardia dell’ambiente, crea cultura e attrae appassionati di un turismo intelligente. Grazie alla sinergia con le amministrazioni locali e nazionali, nonché con le associazioni di categoria, porteremo ancora una volta a Paestum una selezione di grandi e piccoli produttori e penso che sicuramente supereremo nettamente il numero di presenze presenti la scorsa edizione” (circa 12.000 visitatori e circa 280 aziende - ndr)
In rappresentanza delle istituzioni campane ci sarebbe dovuto essere l’Assessore all’Agricoltura Nicola Caputo, assente per motivi istituzionali che, tuttavia, ha inviato un messaggio letto dal moderatore Marco Di Buono conduttore televisivo e radiofonico nonché attore teatrale e presentatore ufficiale della manifestazione:
“Paestum Wine Fest rappresenta un'importante opportunità per promuovere le nostre aziende e valorizzare le produzioni regionali di eccellenza in questo che, sin dall’antichità, era considerato il luogo del vino. Il nostro obiettivo, nella direzione tracciata dal presidente De Luca, è trasformare il vino in uno straordinario testimonial del territorio, come veicolo di emozioni e come strumento di promozione turistica. La continua crescita che stiamo registrando a livello nazionale, da sola non basta se vogliamo davvero essere competitivi sul mercato globale: ora è necessario fare rete, razionalizzando le nostre denominazioni e portando all’estero un unico brand Campania”.
A seguire gli interventi di
Luciano Pignataro - autorevole firma del settore enogastronomico - che ha parlato degli aspetti sociali e delle ultime novità europee riguardanti il mondo del vino riallacciandosi anche agli ultimi dibattiti ad esso collegati;
Angelo Quaglia – Consigliere del Comune di Capaccio-Paestum - che ha sottolineato come la manifestazione abbia importanti ricadute in termini economici sul territorio;
Simona Rago – Gestore Affluent e Small Business – Area Cilento e Piana sinistra Sele BCC Capaccio Paestum - che ha illustrato le possibilità offerte dal credito cooperativo alla sostenibilità economica;
Paolo Lauciani, uno dei massimi esperti in tema di narrazione del vino ed ai vertici della Fondazione Italiana Sommelier, anchorman di molteplici masterclass per la prossima edizione, ha sottolineato come il vino sia cultura, tradizione, convivialità e bellezza aggiungendo: "Una manifestazione così importante, organizzata nel sud Italia, è semplicemente perfetta e significa sposare i luoghi che risplendono di cultura, tradizione, convivialità e bellezza con la bevanda che riassume in sé il concetto stesso di civiltà occidentale”
Tra le partnership di maggior rilievo spicca quella con Decanto che ha scelto Paestum Wine Fest per la degustazione dei vini premiati con il massimo del punteggio assegnato dalla rivista: i Tre Cavatappi.
Paestum Wine Fest è quindi un evento di qualità che punta ad offrire un esperienza diversa e che vuole portare una ventata di “freschezza” e novità nel panorama degli eventi dedicati al mondo del vino. Un evento che punta a “snellire” l’approccio, offrendo ai consumatori un esperienza del vino più giovane più pop perché in fin dei conti Il vino è gioia… ma soprattutto condivisione!
Un evento B2B che strizza l’occhio ai wines lovers nella consapevolezza che è proprio il consumatore finale colui che muove il circuito economico commerciale.
Appuntamento al 25, 26 e 27 marzo.
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